Viticoltura Eroica
Valle di Cembra, Trento
La Viticoltura Eroica sta al vino come l’artigiano sta alla produzione; e il tasso di imperfezione di un prodotto realizzato da un bravo artigiano è prossimo allo zero. La sua manualità risplende nella bellezza, cultura e identità dei suoi vini.
Così vorrei definire in semplici parole la Viticoltura Eroica, un mondo in cui la tecnologia è vista come un mezzo e non come un fine. Il suo segreto sta nell’utilizzo misurato degli strumenti contemporanei: l’artigianalità e la manualità restano sovrane, generando opere piene di fascino, degne dei profondi sentimenti che legano un uomo all’incantevole territorio a cui appartiene.
La Viticultura Eroica si può trovare, per esempio, nei terrazzamenti delle Cinque Terre, lembi di terra verticali strappati alla roccia che si specchiano sul mare con i loro muretti a secco: le viti crescono assieme alla macchia mediterranea e, respirando ogni giorno le brezze marine, restituiscono dei vini con delle note indimenticabili.
CINQUE TERRE, LIGURIA
CINQUE TERRE, LIGURIA
Cinque Terre, Liguria
Un altro esempio di Viticoltura Eroica è l’Alto Adige, o la Valle d’Aosta, con i loro vini di montagna. Viti coltivate anche oltre i mille metri sopra il livello del mare che mantengono, attraverso l’escursione termica, una rinfrescante acidità e conferiscono ai vini note aromatiche uniche, profumi accentuati, sovente croccanti. In questi vini leggerezza e struttura trovano posto, e spicca quel garbo e quell’avversità all’opulenza che talvolta caratterizza anche le genti della montagna.
Con l’intenzione di proteggerli dalle logiche più competitive del mercato e, allo stesso tempo, trasmettere al mondo la conoscenza di questi luoghi ricchi in patrimonio culturale ed enologico, nasce nel 1987 il CERVIM, ente per la salvaguardia e la tutela della Viticoltura Eroica, con sede ad Aosta.
Il CERVIM ha istituito degli standard specifici per poter classificare un vino come “eroico”; deve innanzitutto nascere da zone particolarmente difficili da coltivare, dove la meccanizzazione è limitata, o assente. Questa manualità obbligata, anche se non è diretta garanzia della qualità finale del vino, se non altro implica una maggiore cura del vigneto e di ogni singola pianta. Grande attenzione è data anche alla valorizzazione del paesaggio. Per esempio, pensiamo a quei vigneti situati su forti pendenze, spesso terrazzati, dove il rapporto ore lavorate/ettaro può essere anche quattro volte superiore alle aree piane e più meccanizzabili, e il mantenimento dei muretti a secco costituisce un elemento di attenzione e di costi aggiuntivi. I muretti rappresentano un’importante opera che, oltre a proteggere dal dissesto idrogeologico, s’inserisce positivamente nell’armonia del paesaggio.
Il vigneto, se ben esposto e ben mantenuto, può dare origine a dei frutti qualitativamente superiori: la pendenza infatti favorisce il drenaggio e una irradiazione solare ottimale; la presenza di correnti d’aria mantiene il vigneto asciutto e sano, in più le vigne beneficiano di un po’ di fresco riposo notturno che garantisce positivissime qualità al frutto. Queste Condizioni le troviamo in Valtellina, nella valle di Cembra, nelle colline eroiche di Valdobbiadene, nella Costiera Amalfitana, per citare alcuni dei più noti esempi italiani. Ma anche nella famosissima Mosella tedesca, nei vigneti di Banyuls in Francia o nella verticale Ribeira Sacra della Galizia (Spagna).
Valtellina, Lombardia
Carema, Piemonte
Cave de Mont Blanc, Valle d’Aosta
Eroica è anche la viticoltura di montagna, precisamente oltre i 500 metri sopra il livello del mare (ma non altopiano); qui può essere un puzzle costituito dall’unione di più piccoli appezzamenti di diverse proprietà, alcuni dei quali in affitto, e, come mi spiegava un meticoloso produttore, la parte più eroica può essere a volte proprio quella di trovare un accordo tra tutte le persone coinvolte, ma non solo. Eroico è il cammino a piedi che bisogna fare per giungere nelle zone impervie poco accessibili, e tutte le lavorazioni manuali che ne conseguono, per tutto l’anno fino alla vendemmia, in cui le gerle o le cassette piene di uva appena raccolta devono poi essere trasportate in spalla fino al camion.
Valdobbiadene, Veneto
Etna, Sicilia
Tramonti, Costiera Amalfitana
Eroica è anche la viticoltura delle piccole isole come Ischia o Pantelleria. Qui l’isolamento può costituire un fattore di svantaggio, in termini materiali e umani. Immaginiamo il transito di qualsiasi bene all’interno dell’isola: attrezzature, recipienti, macchinari da utilizzare in vigneto o in cantina, manodopera, consulenti esperti. O il transito all’esterno dell’isola: costi per le spedizioni, partecipazione a fiere nazionali ed internazionali. L’accessibilità diretta a questi fattori è vitale per la sopravvivenza di una azienda vitivinicola. Ecco che lo sforzo extra messo in atto per sopperire a queste difficoltà spesso viene ripagato con l’unicità dei vini. La lontananza dalla modernità spesso si traduce in vitigni autoctoni antichi, vigne vecchie, a volte anche su piede franco, antiche pratiche colturali mantenute nel tempo. Questi sono solo alcuni esempi della bellezza che si nasconde in questi territori dai paesaggi incantevoli, che fanno innamorare turisti da tutto il mondo. Esempi italiani sono: Elba, Ischia, Pantelleria, Lipari, Vulcano, Stromboli, Ustica, Sant’Antioco. Più in là troviamo le piccole isole della Grecia, Tenerife, Maiorca, Madeira; la lista sarebbe veramente lunghissima, ma varrebbe la pena di visitarle tutte.
Lago di Venere, Panteleria
Ischia, golfo di Napoli
Madeira (Portogallo)
Il CERVIM costituisce un insieme di risorse per questo tipo di viticoltura, non da ultima la possibilità di trovarsi fra colleghi viticoltori, fare amicizia e scambiarsi informazioni utili ogni anno al “Mondial Des Vins Extremes”, a Sarre (Aosta). In questa occasione, una gran giuria di professionisti del mondo del vino, fra cui enologi, export manager, sommelier e giornalisti, si ritrovano per degustare e assegnare punteggi ai vini che partecipano al concorso, interamente dedicato alla Viticoltura Eroica. E così, fra un assaggio e l’altro, si scoprono delle zone viticole sorprendenti, come le piccole isole della Spagna o le Azzorre, dimenticate in mezzo all’oceano Atlantico; del Molise e molti altri territori con punte di eccellenze davvero ammirabili.
Per questo motivo mi sento molto fortunata a partecipare ogni anno a questo concorso enologico straordinario ed è stato un onore per me quando, durante il Vinitaly 2022, sono stata nominata Ambasciatrice della Viticoltura Eroica per il CERVIM.
Poter raccontare questi territori e queste persone che, attraverso il loro sacrificio, ci consegnano dei vini veramente speciali è una gioia che mi lega indissolubilmente a questi luoghi magici e ai custodi della loro bellezza.
https://www.cervim.org/novita/notizie/presentati-i-primi-6-ambasciatori-cervim-viticoltura-eroica